La verità sulla Romita o addio ai soldi

15/09/2009

il Gazzettino

Se entro venerdì non sarà fornita a palazzo Balbi una documentazione esaustiva, il finanziamento sfumerà

La verità sulla Romita o addio ai soldi

Venezia chiede spiegazioni anche su un impianto elettrico realizzato “sospetto”

Martedì 15 Settembre 2009,

Feltre

Fondi regionali congelati sì, ma solo quelli inerenti il saldo del “Gold Ring”, il progetto che ingloba ascensore, galleria Romita, bosco Drio Le Rive e plateatico di Piazza Maggiore. E alla base di tutto c’è l’esposto dei consiglieri di minoranza del Comune di Feltre. La Regione Veneto, o meglio il dirigente del settore Turismo, dottor Paolo Rosso, che ha seguito prima l’accordo di programma con il comune e poi il finanziamento delle opere vuole capire fino a che punto l’opposizione consigliare abbia ragione di preoccuparsi. Così, in una lettera dell’11 settembre diretta al sindaco, invita l’Amministrazione ha consegnare alla Regione entro e non oltre il 18 settembre prossimo (cioè venerdì prossimo, quindi una settimana di tempo), tutta la documentazione che serva agli uffici regionali a capire come stanno le cose. Un passaggio obbligato per ottenere il saldo dei 723mila euro che costituiscono la quota parte a carico della Regione, sul milione 33mila euro di spesa totale.

Ma Venezia cosa chiede di preciso?

Al centro dell’attenzione pare esserci proprio e soprattutto la Galleria Romita, un’opera che – stando all’accordo – era stata restaurata in vista di una sua destinazione museale e aperta al pubblico come passaggio pedonale ma anche ai fini turistici. Il dirigente chiede una relazione sullo stato attuale dell’opera co-finanziata con particolare riguardi alla «presunta scarsa protezione delle infiltrazioni che nei periodi di maggiore piovosità renderebbero la galleria non solo non idonea ad ospitare mostre ma addirittura non praticabile». La Regione chiede anche un’attestazione del fatto che tutte le spese rendicontate siano inerenti il progetto approvato. Qui la questione si concentra sui 71mila euro di progettazione, la direzione Turismo vuole capire se siano stati addebitati anche i costi per rifare i progetti. Da Venezia si chiede chiarezza anche sui 172mila euro spesi per lavori di impiantistica, o meglio per la fornitura e posa in opera di un impianto elettrico che in realtà – secondo l’esposto della minoranza – non sarebbe a servizio della galleria Romita.

Infine la lettera della Regione si chiude con la richiesta all’Amministrazione di Feltre di un impegno formale «a garantire durevolmente il mantenimento della funzionalità e la destinazione d’uso dell’opera co-finanziata coerentemente con le finalità turistiche concordate». Se dovessero venir meno gli obblighi previsti nell’accordo Comune-Regione, l’Amministrazione dovrà impegnarsi a «porre in essere le azioni necessarie a garantire la destinazione d’uso prevista».

A.V.

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